La vita: frutto del destino o risultato delle nostre scelte? Il duo Yellow Atmospheres, con il suo nuovo lavoro FATUM porta l’attenzione su questa grande domanda. L’intento del duo non è quello di fornire una risposta, quanto di lasciare spazio ad ognuno per riflettere e trovare dentro di sè la propria soluzione a questo quesito, che ha impegnato i grandi pensatori di tutte le epoche.
Il duo Yellow Atmospheres, formato da Andreaceleste Broggio e Riccardo Rea, nasce dal desiderio di sperimentare l’accostamento di due strumenti piuttosto inusuali: arpa e handpan.
Fin dal principio l’improvvisazione si dimostra essere un elemento fondamentale perché permette ai due musicisti di addentrarsi nella sperimentazione sonora per dare poi vita ad atmosfere sonore estremamente variegate. Nell’ultimo anno ha preso vita FATUM, il terzo album del duo, che è stato pubblicato lo scorso 23 dicembre. Rispetto ai lavori precedenti, basati esclusivamente su arpa e handpan, questo disco allarga le vedute includendo strumenti etnici, suoni eletronici e campioni di registrazioni ambientali, oltre a vedere la collaborazione di diversi artisti locali.
Chi sono Yellow Atmospheres?
Andreaceleste Broggio nasce a Mori nel 1990. All’età di 8 anni inizia lo studio dell’arpa presso la Scuola Civica di Rovereto, si innamora dello strumento e non lo lascia più. Prosegue gli studi fino al conseguimento del Diploma di conservatorio nel 2011, che ottiene con un brillante risultato sotto la guida della professoressa Marianna Lazzarini. Nel frattempo si specializza con arpisti di livello internazionale come Fabrice Pierre, Judith Liber, Isabelle Perrin ecc. Attualmente è iscritta al corso di specializzazione in Musicoterapia presso il conservatorio di Verona, dove accanto allo studio delle discipline di ambito musicoterapico, approfondisce lo studio di chitarra e pianoforte. Artista estremamente eclettica, alterna musiche di repertorio prettamente classico a composizioni contemporanee, collaborando con l’Orchestra di Fiati Liceo A. Rosmini di Rovereto, l’Orchestra Italiana di Arpe, a musiche gotiche, medievali e sefardite con i Caligo Purpurea, fino alle improvvisazioni e sperimentazioni con gli handpan di Riccardo Rea.
Riccardo Rea è un artista poliedrico nato nel 1990 e residente a Mori in Trentino (Italia).Il suo percorso artistico ha inizio con le arti circensi formandosi in gran parte come autodidatta imitando i video visti su youtube.E proprio grazie al “tubo”, e allo specifico ad una clip di giocoleria, che scopre nell’ottobre 2012 il didgeridoo e l’hang, strumenti che facevano da colonna sonora al video. Nel frattempo, complici i suoi frequenti viaggi, coltiva la passione per strumenti etnici venendo a contatto diretto con differenti culture musicali, specialmente nei Balcani, Caucaso e India.Inizialmente suona come artista di strada inserendo dei brani nei suoi spettacoli di giocoleria ed arti circensi e successivamente collabora con compagnie e scuole di danza e con altri musicisti, sperimentando diversi abbinamenti strumentali.E’ inoltre laureato in scienze motorie, insegnante di yoga certificato e proprio in questo ambito porta la sua musica come strumento per favorire il rilassamento e le pratiche Yogiche in generale, nello specifico studiando ed approfondendo le tecniche di massaggio Thailandese e ampliando la sua formazione nel settore del benessere e rilassamento.